Dal 17/08/2009 al 26/08/2009 con le bici da montagna assieme a Dani abbiamo percorso un cammino meraviglioso nei luoghi del francescanesimo dell’Italia centrale. Un cammino solitario in luoghi di pace e meditazione che ci ha colpito enormemente. Lo abbiamo vissuto da ciclopellegrini, non direi da turisti, cercando ospitalità nelle strutture francescane e vivendolo con ammirazione nei confronti di Francesco e stupore nel trovare ancora chi presidi queste oasi di pace e solitudine. La partenza per ragioni logistiche è avvenuta da Raggiolo, piccolo borgo del Casentino, non lontano da La Verna. Gran parte dell’itinerario si è svolto sulle orme di Angela Seracchioli e della sua pregevole pubblicazione “Di qui passò Francesco” edita da Terredimezzo. Naturalmente essendo noi in bicicletta abbiamo applicato delle varianti oltre ad aver scelto di percorrere l’appennino (anzichè il fondovalle) passando per il Poggio i tre termini, Bocca Trabaria, Bocca Serriola ed Apecchio saltando Sansepolcro e Città di Castello. Le indicazioni che fornisco in queste pagine non sostituiscono il libro, che vi consiglio perché ben fatto e con molte curiosità interessanti, vorrebbero invece integrare al libro le informazioni che possono aiutare i ciclisti vogliosi di fare la nostra stessa esperienza.
Da qui potete scaricare le tracce GPS in differenti formati: .gdb per software mapsource Garmin, .gpx per qualunque software, kml per GoogleEarth. Le tracce comprendono i principali waypont acquisiti nel cammino.
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Indice delle tappe:
Giorno 1 – Raggiolo – Eremo di Cerbaiolo
Giorno 2 – Eremo di Cerbaiolo – Eremo di Montecasale
Giorno 3 – Eremo di Montecasale – Apecchio
Giorno 4 – Apecchio – Gubbio
Giorno 5 – Gubbio – S. Maria degli Angeli
Giorno di riposo – Vista ad Assisi
Giorno 6 – Assisi – Bovara
Giorno 7 – Bovara – Romita di Cesi
Giorno 8 – Romitia di Cesi – Stroncone
Giorno 9 – Stroncone – Poggiobustone
Dettagli di viaggio:
17/08/2009 – Giorno 1
Itinerario: Raggiolo – Eremo di Cerbaiolo
Itinerario dettagliato: Raggiolo – Bibbiena – Corsalone – Campi – La Verna – Monte Calvano – Passo delle Pratelle – Pieve S. Stefano – Eremo di Cerbaiolo
km percorsi: 54
Dislivello in salita: 1532 m
Dislivello in discesa: 1132 m
Ciclabilità: 98%
Descrizione itinerario: quasi tutto ciclabile, a parte tratti della vecchia strada pavimentata che da Campi porta verso La Verna. La parte non ciclabile può essere evitata percorrendo una tranquilla e mai trafficata strada asfaltata che si incontra più volte percorrendo l’antica strada.
Commenti: tappa molto bella e impegnativa, d’obbligo una visita al Santuario de La Verna (alla Chiesa, alla cappella delle stimmate, al letto di Francesco, al sasso spicco, al balcone dove il diavolo tentò Francesco – per chi avesse tempo si consiglia di percorrere l'”anello Frassati – anello basso” che fa il giro del monte de La Verna in una faggeta meravigliosa, commovente la grotta di fra. David). Stupendo l’eremo di Cerbaiolo. Per chi volesse pernottare a Cerbaiolo è opportuno avvisare Chiara, sono disponibili sia stanze nell’eremo che presso l’Ostello Francescano posto poco più in basso dell’eremo.

Partenza da Raggiolo

Andando per strada

Arrivando al monte santo de La Verna

Con Fabio e Francesco sul monte Calvano

L'eremo di Cerbaiolo
18/08/2009 – Giorno 2
Itinerario: Eremo di Cerbaiolo – Eremo di Montecasale
Itinerario dettagliato: Eremo di Cerbaiolo – passo di Viamaggio – Passolo – Passo dello Spugnolo – Pian delle Capanne – Colle di Gambino – Germagnano – La Montagna – Pischiano – Buschio – Verina – Eremo di Montecasale
km percorsi: 35
Dislivello in salita: 795 m
Dislivello in discesa: 843 m
Ciclabilità: 90%
Descrizione itinerario: Da cerbaiolo anziché seguire i segni Tau si riscende fino sotto l’Ostello Francescano e si riprende la strada sterrata che conduce al passo di Viamaggio dove si ritrovano i segni Tau. Da qui si abbandonano nuovamente e si scende circa 1 km verso Sansepolcro, in corrispondenza di una casa e di un’azienda agricola in località Passolo si chiede di poter accedere alla strada che va verso il passo dello Spugnolo. Questa strada permette di tagliare anche se scendendo altri 2 km verso Sansepolcro sulla sinistra si trova una strada per la quale non sia necessario chiedere il permesso di accesso. La strada sale e poi riscende incontrando una forestale completamente ciclabile che comodamente conduce al passo dello Spugnolo dopo di che al rifugio non gestito di Pian della Capanna. Seguire il sentiero TAU che arriva fino alla fattoria di Germagnano. Da Germagnano non conviene scendere il ripido sentiero che non è ciclabile e che conduce a Montagna, conviene invece continuare sulla strada e risalire dall’asfalto. Da Montagna si segue poi la strada asfaltata che conduce a Pischiano e da qui seguendo i segni Tau si entra in uno splendido sentiero globalmente molto bello e ciclabile anche se in alcuni tatti è necessario spingere. Infine si giunge su una forestale che rapidamente conduce all’eremo di Montecasale.
Commenti: Tappa molto bella e solitaria, un po’ di problemi a trovare acqua. A Montagna è presente un’ottima fonte. Consigliabile la trattoria “Vasco” a Montagna. Possibilità di pernottare dai frati con un’offerta nella foresteria “Padre Damiano da Bozzano” adatta a persone molto in grado di adattarsi.

Nel bel sentiero dopo la frazione Montagna

Il chiostro dell'Eremo di Montecasale

Il sasso spicco di Montecasale

L'Eremo di Montecasale al tramonto
19/08/2009 – Giorno 3
Itinerario: Eremo di Montecasale – Apecchio
Itinerario dettagliato: Eremo di Montecasale – via del sale – Passo delle Vacche – Poggio i Tre Termini – Val della Noce (SI GEA) – Bocca Trabaria – M. S. Antonio (SI – GEA) – Pian di Lavacchio – il Montaccio – Sbocco di Gambino – Monte le Forche (SI GEA) – Monte Moricce – Catenaccio – Monte Fiorino – Monte Castel Leone – Bocca Serriola – Apecchio
km percorsi: 45
Dislivello in salita: 1049 m
Dislivello in discesa: 1269 m
Ciclabilità: 60%
Descrizione itinerario: dall’eremo di Montecasale si torna indietro lungo la forestale del giorno precedente fino a che sulla destra non si trova il bivio per il Passo delle Vacche, da qui si sale prima per una ripida strada non ciclabile dopo di che si riesce a rimontare in sella. Ad un bivio dopo un cancello si segue a sinistra (da qui si consiglia la variante che passa per Abbadiaccia e che riprende la strada asfaltata che sale verso Bocca Trabaria) prima in piano e poi per un ripido sentiero (via del sale). Da qui risaliremo in sella soltanto in vetta al Poggio i Tre Termini. Dal Poggio i Tre Termini si prosegue in un interminabile saliscendi lungo il crinale appenninico e poi si scende in picchiata a Bocca Trabaria. Da Bocca Trabaria si salgono spingendo 50 metri di dislivello quasi verticali. Da qui in poi il percorso torna ciclabile. Seguendo il sentiero ci si reimmette nella forestale che il 18 km conduce a Bocca Serriola. Da Bicca Serriola ad Apecchio sono soltanto 9 km di discesa per strada asfaltata.
Commenti: Una tappa durissima e praticamente non ciclabile nella prima parte che si fa nella quasi totale assenza di rifornimenti di acqua. Il valico di Bocca Trabaria è un deserto dove potete trovare qualche motociclista. Tappa solitaria ma per questo molto affascinante. Si sconsiglia di trovare delle alternative per la prima parte. Il percorso tra Bocca Trabaria e Bocca Serriola è invece tutto ciclabile è molto bello. Arrivati ad Apecchio si consiglia di dormire all’Hotel Appennino, da Franco, fondamentale non mancare i passatelli. Franco risponde al numero 0722989033.

Salendo il poggio I tre termini

Scendendo verso Bocca Trabaria

Da Franco ad Apecchio

Da Franco ad Apecchio
20/08/2009 – Giorno 4
Itinerario: Apecchio – Gubbio
Itinerario dettagliato: Apecchio – Castelguelfo – Monte castellaccio – Pietralunga – S. Benedetto Vecchio – Casa Sesse – Poggio il Prato – Madonna di Montecchi – Loreto – Loreto Basso – Monteleto – C. Piaggiola – Piangrande – Tatro romano – Gubbio
km percorsi: 50
Dislivello in salita: 1060 m
Dislivello in discesa: 1190 m
Ciclabilità: 100%
Descrizione itinerario: Da Apecchio si prende la strada asfaltata verso Castelguelfo, questa strada è pacifica e stupenda e conduce attraverso paesaggi stupendi fino a Pietralunga. Una volta a Pietralunga si seguono i segni Tau fino a Gubbio.
Commenti: Una tappa stupenda, completamente ciclabile e di grande soddisfazione. Ottimi gli appartamenti della Locanda del Cantiniere, buona anche il ristorante pur se un po’ meno di ricercatezza ed un po’ più di quantità gioverebbero al pellegrino affamato.

L'arrivo a Pietralunga

Scendendo verso la pianura eugubine
21/08/2009 – Giorno 5
Itinerario: Gubbio – S. Maria degli Angeli
Itinerario dettagliato: Gubbio – Sentiero Francescano della Pace – Ponte d’Assi – S. Maria della Rupa – S. Pietro in Vigneto – Biscina – Barcaccia – Valfabbrica – Pieve S. Nicolò – S. Fortunato – S. Maria degli Angeli
km percorsi: 65
Dislivello in salita: 1172 m
Dislivello in discesa: 1357 m
Ciclabilità: 100%
Descrizione itinerario: si esce da Gubbio verso Ponte d’Assi, dove si imbocca il Sentiero Francescano della Pace, che si seguirà fino ad Assisi. Il sentiero è ben indicato dai segni Tau e conduce agevolmente fino all’eremo di San Pietro in Vigneto. Da qui si prosegue in discesa fino al fiume, dopo di che si affronta un ripido sentiero in salita, non ciclabile, che, con qualche sforzo, ci conduce al castello di Biscina. Si prosegue sulla strada asfaltata che scende verso Valfabbrica fino alla località Barcaccia, da cui, seguendo i segni Tau, si arriva a Valfabbrica. A Valfabbrica prendere la strada asfaltata che sale alla Pieve di San Nicolò; strade molto panoramiche ci conducono agevolmente ad Assisi e a Santa Maria degli Angeli.
Commenti: tappa molto bella ed interessante, quasi tutta ciclabile, tranne il ripido sentiero che conduce a Biscina. A Biscina si trova un agriturismo da considerare per una sosta. Si consiglia di pernottare alla foresteria della Perfetta Letizia, da Angela! chi arriva prima delle 19;20 alla Basilica di Santa Maria degli Angeli può ricevere la benedizione del pellegrino impartita dai frati nella Porziuncola.

Il segno Tau che ci ha guidato lungo il percorso

La dura vita dell'eremita

Il lago di Valfabbrica dal castello di Biscina

La chiesetta di S. Nicolò

L'arrivo ad Assisi

La foresteria della perfetta letizia
22/08/2009 – Giorno di riposo
Vista ad Assisi
Da vedere assolutamente: Basilica superiore ed inferiore di S. Francesco – Tomba di S. Francesco – Oratorio dei Pellegrini – Basilica di S. Chiara – Duomo di S. Rufino – Chiesa di S. Stefano – Chiesa di S. Giacomo al Murorupto presso il convento delle suore Angioline – S. Damiano – Santuario della chiesa nuova – Rivotorto – S. Maria degli Angeli – Porziuncola – Eremo delle Carceri.

La basilica di S. Francesco

L'interno della basilica di S. Francesco

La chiesa di S. Lorenzo

Il coro originale in noce delle Povere dame presso S. Damiano

La chiesa di S. Damiano

La mitica macchina di Angela
23/08/2009 – Giorno 6
Itinerario: Assisi – Bovara
Itinerario dettagliato: Assisi porta Cappuccini – Eremo delle Carceri – Abbazia di S. Benedetto – Villa Crepas – S. Vitale – Capodacqua – Spello – Perifereria Foligno – Bevagna – Ciclabile lungo il fiume Teverone – Periferia Trevi – Bovara.
km percorsi: 60,5
Dislivello in salita: 954 m
Dislivello in discesa: 845 m
Ciclabilità: 100%
Descrizione itinerario: si esce da Porta Cappuccini, seguendo la strada asfaltata fino allo splendido Eremo delle Carceri. Visitato l’Eremo, si prosegue in salita e si gira al primo bivio sulla destra. La strada prosegue in piano e poi in discesa fino all’abbazia di San Benedetto. Superata l’abbazia, dopo qualche tornante, si prende uno sterrato sulla sinistra che, attraverso la Via degli Ulivi, conduce fino a Spello. Attraversato Spello, rapidamente si giunge alla periferia di Foligno, seguendo la Via Flaminia, poi, per strada asfaltata, si giunge in poco tempo a Bovara.
Commenti: tappa molto bella sulla pianura spoletana. Fondamentale la visita all’Eremo delle Carceri e il panino con la porchetta (o torta al testo con ciasculo!) alla macelleria lungo il corso di Spello. La deviazione a Bevagna comporta un allungamento della tappa, ma consente di giungere alla falde di Trevi seguendo la ciclabile del fiume Teverone.

L'eremo delle carceri

Commovente la grotta di Frate Leone

La macellaia di Spello

Un po' di riposo comodo

Trevi a destra e Bovara a sinisitra

Stasera un po' di riposo in piscina....
24/08/2009 – Giorno 7
Itinerario: Bovara – Romita di Cesi
Itinerario dettagliato: Bovara – Fondaccio – Pigge – Pissignano – Fonti del Clitunno – Settecamini – Molino del Ponte – San Giacomo – Via Flaminia – Spoleto – Collerisana – S. Giovanni di Baiano – Magliano – Rapicciano – Fogliano – Casa Cancelli – Romita di Cesi
km percorsi: 56
Dislivello in salita: 934 m
Dislivello in discesa: 705 m
Ciclabilità: 90%
Descrizione itinerario: Da Bovara si passa in prossimità dell’olivo di S. Emiliano dopo di che si continuano a seguire i segni Tau che portano alla chiesa di S. Pietro in Bovara. Da qui seguendo ancora i segni si arriva a Fonti del Clitunno e poi fino a Spoleto. Da Spoleto si prende la strada asfaltata per Collerisana e si segue fino a che i segni Tau non ci portano su una sterrata. Passati accanto alla all’abitatoa di Fogliano si torna su strada asfaltata, si arriva ad un incrocio e si segue sulla sinista, si risale fino a d un quadrivio dove si prende una sterrata sulla destra. La sterrata, a tratti non ciclabile si seguirà fino ad arrivare a Casa Cancelli. Da Casa Cancelli si tiene la sinista e si fa una discesa. DOpo un cancello si tiene la destra e si fa un lungo tratto in discesa. Infine il sentiero ricomincia a salire e, dopo un grande palo di elettrodotto la pendenza aumenta molto. Si arriva dunque ad uno spiazzo con una strada dove si tiene la destra, passando accanto ad un rudere. Da qui ci si reimmette nella strada che sale alla romita da Acquaspata dove tenendo la sinistra si arriva dopo un paio di chilometri al cancello della romita.
Commenti: Tappa molto bella che si svolge prima attraverso una bella strada pedomontana immersa tra gli olivi dopo di che in ambienti molto sperduti ed isolati. Praticamente tutta ciclabile a parte alcuni piccoli tratti sulla strada che conduce alla Romita. I segni di questa tappa non sono particolarmente abbondanti e dopo Casa Cancelli si ha l’impressione di essere sperduti. La romita sorprende per la sua bellezza così come i suoi abitanti. Nella romita abitano infatti Fra Bernardino, una ragazza ed una famiglia che ha deciso di trasferirsi li. La Romita, oltre ad avere degli splendidi abitanti ed essere stupenda, non ha acqua corrente ne energia elettrica, tutti fattori che vi lasceranno un ricordo indimenticabile. Avvertite del vostro arrivo Fra Bernardino.

L'olivo di S. Emiliano con i suoi 9 metri di circonferenza

Sulla via degli olivi andando verso Spoleto

E' quasi notte. Ma quando arriviamo????????

La Romita di Cesi

Le celle della Romita di Cesi

La cappella dove si fermò Francesco

Fra Bernardino che annaffia i fiori
25/08/2009 – Giorno 8
Itinerario: Romitia di Cesi – Stroncone
Itinerario dettagliato: Romita di Cesi – Cesi – Campitello – Collescipoli (passando per la periferia di Terni) – Viscigliano – Ville – Sacro Speco di Narni – Ville – Aguzzo – Madonna di Corvagliano – Stroncone
km percorsi: 59
Dislivello in salita: 1148 m
Dislivello in discesa: 1477 m
Ciclabilità: 98%
Descrizione itinerario: Anche questa tappa non è molto segnata. Uscire dal cancello della Romita si segue sulla destra il sentiero. Il sentiero in generale risulta ciclabile anche se sarà necessrio scendere in qualche punto. Rapidamente si arriva sopra le rovine Carsulae e si prende a sinistra verso Cesi. Da qui poi seguendo stradelle secondarie si arriva alla periferia di Terni dove è molto facile perdersi. Una volta individuata la torre fumaria dell’inceneritore arrivare all’inceneritore dopo di che seguire un brutto stradone che ci porterà in direzione Collescipoli. Da Collescipoli seguire l’asfaltata carina e poco frequentata che porta verso il Sacro Speco di Narni. Dal Sacro Speco si può anche scendere dal sentiero dopo di che si scende verso il fiume come da itinerario di Angela, si attraversa e si risale per una ripida strada. Da quando poi si ritrova la strada asfaltata abbiamo seguito per Madonna di Corvagliano e poi per Stroncone.
Commenti: Tappa bella e di soddisfazione ciclistica. Orrendo ma necessario il passaggio alla periferia di Travi dopo di che le strade asfaltate che si percorrono diventano stradelli che si percorrono con soddisfazione. Ognuno valuti se il bivio per Aguzzo valga la pena, infatti poi si scende sull’asfaltata percorsa inizialmente per tornare a stroncone.

L'impianto del "Lancio del ruzzolone" verso Cesi

Il Sacro Speco di Narni

Il Sacro Speco di Narni

L'arrivo a Stroncone
26/08/2009 – Giorno 9
Itinerario: Stroncone – Poggiobustone
Itinerario dettagliato: Stroncone – Prati di Stroncone – Convento di Greccio – Greccio – Abbazia di S. Pastore – Contigliano – S. Lorenzo – Colle Rilli – Convento di Fonte Colombo (strada asfaltata) – Case S. Benedetto (dal fosso di Fonte Colombo) – Rieti (Molino della Salce) – Basso Cottano – Quattrostrade – Acqua Martina – Convento della Foresta – Bivio Castelfranco – Madonna della Pace – S. Liberato – Pipino – Borgo S. Pietro – Poggiobustone – Convento di S. Giacomo
km percorsi: 71
Dislivello in salita: 1637 m
Dislivello in discesa: 1222 m
Ciclabilità: 98%
Descrizione itinerario: Da stroncone si segue con facilità la stupenda strada asfaltata che porta a Prati di Stroncone, arrivati al bar si prosegue silla sinistra e poi sulla desta in direzione Greccio. Si arriva al passo attraverso un ambiente pascolivo molto bello dopo di che si scende verso Greccio da un sentiero lastricato. Durante la discesa di stroverà un bivio dove si abbandona il lastricarto e si segue un piccolo sentiero che ci porterà direttamente sopra il santuario di Greccio. Da qui si seguirà poi il “Sentiero di Francesco” che ci guiderà senza problemi su stradelli alternativi e quasi sempre ciclabili. Noi, da locali, abbiamo fatto alcune variani difficlmente spiegabili.
Commenti: Tappa tra le più belle sel percorso sempre in ambienti ameni e soprattutto ricca di sorprese come sono i 4 conventi della vallesanta reatina. Bella la grotta del presepe a Greccio che ha ospitato il primo presepe della storia voluto da Francesco, bello il Tau a Fonte Colombo disegnato pare da Francesco, bello l’orto all’italiana del santuario della Foresta tenuto dall’associazione MondoX, bello infine il convento di S. Giacomo a Poggibustone.

Salendo verso i Prati di Stroncone

Si svalica nella Valle Santa

La grotta del presepe a Greccio

Il Santuario di Greccio

Tau disegnato da Francesco a Fonte Colombo

Arriviamo a Rieti

La cappellina vecchia al Santuario della Foresta

L'orto all'italiana del santuario della Foresta

Poggiobustone , in alto a destra il convento di S. Giacomo, arrivo del pellegrinaggio

Gli ultimi metri

Al convento di S. Giacomo
Dati riepilogativi
km tot percorsi: 487
dislivello tot in salita: 10281
dislivello tot in discesa: 10040
Da non trascurare che nel 1209 Francesco scrive una breve Regola per se stesso e i suoi undici compagni. Nello stesso anno a Roma ricevono l’approvazione del Papa Innocenzo III dopo di che fanno felicemente ritorno alla Porziuncola ed a Rivotorto.
Quest’anno sono dunque 800 anni di francescanesimo per le vie del mondo, come dice l’ofm.
Prima di finire vorrei riportare un parziale della Credenziale del Pellegrino rilasciata dall’ordine dei frati minori (ofm) e che potete richiedere direttamente ad Angela per e-mail o per telefono.

Credenziale del pellegrino rilasciata dall'ofm
La mattina dopo la fine del pellegrinaggio svegliandomi la mattina il caso (per quanto io ami Francesco penso il caso, voi pensate quello che volete) aveva voluto che nel rotolante davanti al letto le ombre delle persiane e la presenza della finestra disegnassero un perfetto Tau.

Tau mattutino
Ultimo ricordo della vacanza che ancora indossiamo è l’abbronzatura da ciclista.

Abbronzatura con guanti
Vi lascio infine con questa perla di poesia francescana che è la benedizione di Francesco a frate Leone.
Benedizione a frate Leone
Il Signore
ti benedica e ti custodisca;
mostri a te il suo volto
e abbia misericordia di te.
Rivolga il suo volto verso di te
e ti dia pace.